domenica 27 luglio 2014

TERAPIA CRANIO-SACRALE dal Dolore Fisico alla Elaborazione delle Emozioni trattenute o inconsce.


CHE COSA E' LA TERAPIA CRANIO-SACRALE: 
 
La Terapia Cranio-Sacrale è una medicina manuale basata sulla percezione del movimento fasciale e sulla percezione del movimento ritmico del sistema cranio-sacrale.
Attraverso tale tecnica fasciale è possibile accompagnare il corpo in uno snodamento tessutale che ripristina una postura ed un funzionamento viscerale generale più efficace e conciliabile con la salute.
La Terapia Cranio-Sacrale è un’evoluzione dell’Osteopatia cranica, agisce principalmente attraverso il meccanismo autocorrettivo del corpo.
Il Sistema Cranio-Sacrale (SCS) è un sistema fisiologico funzionale.
Esiste uno stretto legame tra il SCS, il SNC ed il SNA (Sistema Nervoso Autonomo), il sistema muscoloscheletrico, quello endocrino ed il sistema fasciale di tutto il corpo.
Il Sistema Cranio-Sacrale è formato dalle ossa del cranio, le meningi che avvolgono il Cervello ed il Midollo Spinale, il Liquido cerebro-spinale, le prime vertebre cervicali, l’osso sacro ed il coccige.
Il liquido cerebro-spinale ha un ritmo che permette di monitorare le funzioni del SCS.
La Produzione del Liquido Cerebro-Spinale, che avviene a livello del III Ventricolo cerebrale, genera un Movimento di Espansione del Cranio; il Liquido Cerebro-Spinale è in un continuo drenaggio attraverso i Plessi Corioidei, che si trovano a livello della Corteccia Cerebrale. Il LCS, Prodotto nel III Ventricolo, ha una sua circolazione che gli permette di andare a nutrire, ossigenare e purificare dai metaboliti di scarico tutto il Sistema Nervoso Centrale, cioè Cervello e Midollo Spinale. Questo continuo riassorbimento, genera un Movimento di Restringimento del Cranio.
Tali movimenti, di Espansione e Restringimento del Cranio, sono percepibili manualmente e misurabili con appositi strumenti elettrici, prendono il nome di Ritmo Cranio-Sacrale, o Pulsazione Cranica, o Respirazione Primaria.
Inizia a tre settimane nel corpo del feto, nel grembo materno e si interrompe soltanto 30 minuti dopo la morte biologica.
Questo ritmo ha una sua Simmetria, Qualità, Ampiezza, Frequenza . ( Terapia Cranio-Sacrale Corso Base).
Tali valori vengono valutati con la palpazione. La palpazione in Terapia Cranio-Sacrale è molto leggera, il TOCCO è di circa 5Gr. Il peso di una monetina da 20 centesimi.
La Terapia Cranio-Sacrale si prende cura del dolore ricercandone la causa e si assicura di ottimizzare le funzioni di tutti i vari sistemi dell’organismo, quindi l’armonia funzionale del nostro organismo nel suo intero organizzato. ( Terapia Cranio-Sacrale Corso Intermedio)


Il padre dell’Osteopatia è A.T.Still. Lavorava soltanto sulla Colonna Vertebrale.
Il padre dell’Osteopatia Cranica è Sutherland.
L’evolutore dell’Osteopatia ed Osteopatia cranica è il Dott. John E Upledger, padre del SER (Rilascio Somato-Emozionale).

Il Dott. Upledger diceva:
Ho poche prove scientifiche a sostegno della maggior parte di queste osservazioni. Tuttavia questi sono fenomeni che ho osservato personalmente e ho cercato di descrivere solo ciò che ho visto.
Il mio obiettivo è di stimolare la curiosità di chiunque entra in contatto con la terapia cranio-sacrale e forse allargare le vostre conoscenze, di modo che la vostra capacità di comprensione delle meraviglie dell’organismo umano possa aumentare con la mia.
Godetevi questi tre giorni di corso e lavoro su voi stessi, usate ogni strumento a disposizione per crescita e stimolo mentale e fisico.”


Il Dott. A.T. Still diceva:
Osteopatia come esperienza diretta e intima da parte del medico della Forza della vita e delle sue manifestazioni nel paziente. Quando ci si pensa, che altra grandiosa e trasformante esperienza può fare un essere umano?
Quando si ha a che fare con l’uomo a qualsiasi livello, non si può evitare di trovarsi faccia a faccia con una manifestazione immediata della Forza Vitale, quella che anima ogni cosa e attraverso ogni cosa si manifesta”.
Più volte il Dott.Still ha affermato che scriveva dal cuore e che parlava sul serio.
Still ha sempre consigliato di tenere sempre in mente immagini di un’anatomia vitale, dinamica, mentre lavoriamo con il paziente, un’immagine normale della struttura e della funzione.
Il Dio della Natura è la fonte dell’abilità e della saggezza ed il lavoro meccanico compiuto in tutti i corpi naturali è il risultato della conoscenza assoluta.
L’uomo non può aggiungere nulla all’opera perfetta, né migliorare il funzionamento di un corpo normale.
La malattia è solamente un effetto e una prova sicura del fatto che “una cinghia è uscita di sede”, che un supporto è stato piegato o che un dente è rotto o bloccato.
La capacità dell’uomo di curare è valida fin tanto che egli conosce la posizione corretta o normale e, per ora, egli sa come aggiustare le ossa, i muscoli e i legamenti e liberare i nervi, il sangue, le secrezioni e le escrezioni.
A Dio, che Still chiama Architetto Superiore, la saggezza e l’abilità per eseguire lavori perfetti nella casa della vita in cui l’uomo abita.
Noi come terapisti possiamo solo facilitare un processo ed aver fiducia in esso.

John Upledger afferma che c’è stata e c’è ancora una polemica aperta circa i limiti entro i quali il terapista può lavorare, a seconda delle sue credenziali. Afferma inoltre che questo problema non potrà essere risolto finchè si penserà alla mente ed al corpo come singole entità. Sono in realtà così integrate ed intrecciate che nessuna regola o legge potrà farle diventare entità diverse e separate: una di proprietà di coloro che lavorano sulla mente e l’altra di dominio di coloro che lavorano con il corpo.


Il dubbio è che mentre la burocrazia combatte con questa separazione artificiale, il paziente continua a soffrire. 

 
Abbiate fiducia nel Processo, Aiutate la gente, Subordinate il vostro Ego e non lasciatevi imprigionare da esso.

26 Luglio 2014 Workshop Processwork & Deep Democracy L'Arte di Dar Voce all'Insieme e a Ogni Sua Parte- RIVE- Loc. Bagnaia- Sovicille- Siena

Processwork & Deep Democracy 
L'Arte di Dar Voce all'Insieme e a Ogni Sua Parte
Workshop con Melania Bigi, Angelica D'Onofrio e Samuel Capecchi


Sabato 26 Luglio 2014  
Ore 11,15
ecovillaggio La Comune di Bagnaia, loc. Ancaiano, Sovicille (SI) 

XVIII RADUNO DEGLI ECOVILLAGGI - RIVE


Ecovillaggi: finestre su un mondo possibile. 

Dal 24 al 27 Luglio 2014, 

XVIII Raduno nazionale della Rete italiana villaggi ecologici

XVIII Raduno degli ecovillaggi - RIVE
Il XVIII raduno nazionale della Rete italiana villaggi ecologici – RIVE, si apre all’insegna dei festeggiamenti: Rive compie 18 anni e i 35 anni della Comune di Bagnaia, l’ecovillaggio ospitante, (loc. Ancaiano, Sovicille, Siena). Dal 24 al 27 Luglio 2014 ci incontriamo sul tema:“Ecovillaggi: finestre su un mondo possibile”. Ci affacceremo sulle possibilità concrete di cambiamento sociale ed ambientale, economico e culturale.

Processwork & Deep Democracy 
L'Arte di Dar Voce all'Insieme e a Ogni Sua Parte

Il workshop della durata di 90 minuti circa proporrà un'ampia panoramica sulle possibili applicazioni del Processwork quale metodica di facilitazione al cambiamento nell'ambito della vita di relazione individuale, di coppia, comunitaria e ambientale, in una prospettiva profondamente democratica ed ecologica. facendo specifico riferimento alla realtà del momento presente. Attraverso la presentazione dei concetti base, di testimonianze e di semplici pratiche esperienziali guidate, i partecipanti potranno farsi un'idea chiara dei principi, della ricchezza e delle potenzialità d'impatto che gli argomenti proposti hanno sulla nostra vita di tutti i giorni.
Cos’è il Process Work?
Il Process Work (lavoro sul processo) ideato da Arnold Mindell, fisico e psicoterapeuta statunitense, è l’arte, la scienza e la psicologia del seguire la natura degli individui, delle comunità, e degli eco-sistemi dando voce, ascolto e sostegno alla loro intera essenza e ad ogni sua parte. Cos’è esattamente questa natura? E’ la “grande medicina” per buona parte delle nostre sofferenze- cioè la strada e il significato del cambiamento così come appare nella realtà di tutti i giorni e nel sogno, nei nostri corpi, nelle nostre relazioni, nelle comunità e nell’ambiente.
Il Processwork o “pw” (spesso chiamato “psicologia orientata al processo” o “POP” in Europa e in Asia) è una pratica di consapevolezza multiculturale e multi-livello che include le persone e il loro ambiente naturale.
Attraverso un approccio trans-disciplinare, in continua evoluzione, che supporta gli individui, le relazioni e le organizzazioni a scoprire se stesse, il PW usa la consapevolezza per tracciare i processi psicologici e fisici, “reali” ed “immaginari” che illuminano e potenzialmente risolvono problemi interiori, di relazione, di gruppo, e mondiali.
Le teorie e i metodi del PW sono accessibili all’esperienza di ognuno, e possono essere provate. 
Ci sono tre livelli di  manifestazione e attenzione che incorporano ogni possibile esperienza di realtà: 
1. la Realtà Consensuale, cioè gli eventi, i problemi, e le questioni della cosiddetta “realtà” che sono connesse con lo sviluppo di individui, coppie, affari e città. I gruppi e gli individui usano i sentimenti e i fatti, per descrivere conflitti, questioni importanti o problemi.
2. il Territorio dei Sogni, cioè tutta quella realtà fatta di sogni, sentimenti profondi, verità non dette, segnali doppi o intenzionali del corpo, “fantasmi” (figure non presenti) e ruoli fantasma nelle storie e nelle mitologie degli individui e delle organizzazioni. La storia, le visioni e gli eventi trans-generazionali sono importanti.
3. Al livello più profondo e non-dualistico è il livello dell'“essenza”: qui il process work affronta quelle spinte che possono inconsapevolmente muoverci, tendenze che assomigliano a dei sogni e che non si possono facilmente esprimere in parole. Quest’area della vita a volte si può percepire come una sottile atmosfera intorno alle persone, agli eventi e alle aree del nostro pianeta terrestre. Essa è stata percepita, studiata e tratta tanto nelle tradizioni sapienziali millenarie di ogni cultura quanto nella psicologia d'avanguardia e nella fisica moderna. 
L'idea e il sentimento di base è che esista un'intelligenza profonda, una saggezza naturale,  alla regia di ogni processo vitale e di ogni cambiamento evolutivo, individuale e collettivo. Essa ci sostiene, ci orienta e ci guida continuamente e in ogni istante. Sia nelle relazioni con le  nostre parti interne e interiori che nella relazione con gli altri e con l'ambiente. Seguire questa saggezza profonda, innata e fluire con i cambiamenti da essa indicati è la via più semplice e più sicura verso una migliore qualità della vita ad ogni livello. Non sempre facile, ma certamente sorprendente, eccitante e illuminante.

Quando il Process Work diventa World Work e Deep Deemocracy  
La democrazia è importante, tutti noi desideriamo diritti equi e soluzioni pacifiche. Ma poiché la democrazia ordinaria si basa sulla regola della maggioranza - che rappresenta il potere - , non sempre riesce ad includere la capacità di relazionarsi o i sentimenti e i sogni profondi nella vita di una comunità. Questa è la ragione per cui la democrazia spesso fallisce quando compaiono tensioni gravi tra le persone e conflitti.
Non solo i governi devono ascoltare la gente, ma gli esseri umani tutti hanno bisogno di ascoltare le voci e i bisogni interni a loro stessi, di altre specie e dell’intero ecosistema planetario, creando nuove strade per riconoscersi, condividere la propria umanità e avviare una forma di comunicazione reciproca: in questo senso Deep Democracy significa ecologia profonda. Non ci può essere un'ecologia profonda fin quando non sviluppiamo un'attitudine amorevole e una lucida consapevolezza per portare attenzione a tutte le parti di noi stessi, come individui e come comunità, nel suo insieme e nelle sue parti, organi e sottinsiemi. Occorre saper come facilitare questo processo di consapevolezza. 
Il World work è il processwork (lavoro sul processo) applicato a gruppi piccoli e grandi, comunità e organizzazioni, eventi internazionali e problemi ambientali.  
Affinché villaggi, organizzazioni, comunità e nazioni possano riuscire ad andare avanti oggi e sopravvivere domani, esse devono essere profondamente democratiche, cioè, ognuno ed ogni sentimento devono essere rappresentati.

Facilitare il  Processo, Co-creare Insieme.
Facilitare il nostro processo di consapevolezza è la chiave di tutto.
E ciò di cui il mondo ha bisogno oggi è un numero sempre maggiore di facilitatori, ovvero di persone consapevoli di essere co-creatori di una realtà condivisa, che si assumano la responsabilità di comunicare in tempo reale, qui e ora, la vita e gli eventi che stanno vivendo più o meno coscientemente dentro e fuori di loro, per venirne a capo "insieme".
Incontrarci, confrontarci e accompagnarci l'un l'altro verso una maggior consapevolezza dei processi di relazione frutterà una sempre maggiore comprensione e compassione reciproche. Questo sarà lo spazio migliore per trasformare anziché reprimere tensioni e dolori, per risolvere conflitti, per apprezzare e tutelare la ricchezza della diversità, per costruire, vivificare e ricreare rapporti di collaborazione forti e duraturi.
La Democrazia e l'Ecologia che respiriamo sono esattamente quelle di cui siamo capaci al momento, tra di noi come dentro di noi.